mercoledì 23 dicembre 2009

Se dicessi oggi che ciò che segue mi è stato dettato da Dio su delle tavole di pietra, mi riderebbero in faccia.

Fanculo.
Ho pensato a decine di modi per cominciare a scrivere su 'sto blog.
Per scrivere qualcosa che fosse interessante, ma non scolastico, ironico ma non saccente, e visto che alla fine, prima o poi, bisognerà comunque cedere alla propria natura, scrivo e basta.
E qui nasce il primo problema, ovvero:
se uno scrive, è perché in fondo ci si aspetta che qualcuno legga, e che, possibilmente, apprezzi.
Quindi, a meno che uno non scriva manuali per elettrodomestici,si va alla caccia(conscia o inconscia) di plausi;
che siano sul piano dello stile o dei contenuti o di entrambi è indifferente.
Questa è una premessa ovvia, ma andava fatta perché non ho voglia di dovermi giustificare "poi", perché sono convinto e di avere le risposte e di poterle raccontare in maniera sublime.
La risposta è diventare tutti delle Anarchecche.
La definizione non esiste, per questo ci vorrà un po' per far passare il concetto.
Comunque l'idea che vi siete fatti leggendo quella parola, è esatta:
una ragazzina di 16 anni intrappolata nel corpo di un bellissimo uomo il quale abbraccia la filosofia Anarchica.
So che sembra ridicolo, ma questa è la soluzione ai mali del mondo.
Approfondiremo l'argomento più avanti, questo era solo un po' di "jam".
Mi serviva fondamentalmente per capire come funziona un blog.
Adesso è tutto in discesa.

Lovva Lovva

2 commenti:

  1. Abbia inizio l'iniziazione.

    Per usare le parole del nostro primo incontro e così firmarmi: "omosessualità, cosa ci vuoi fare?".

    RispondiElimina